Plastica riciclabile all’infinito o bioplastica compostabile?
Non sempre è possibile rinunciare alle stoviglie monouso ma, fortunatamente, non tutte le stoviglie monouso sono nemiche dell’ambiente.
Esistono infatti diversi modi per aiutare l’ambiente: il riutilizzo, il recupero delle materie prime esistenti e la scelta di prodotti a impatto zero.
Se stai cercando una soluzione green per bicchieri e contenitori trasparenti, ad esempio, potresti scegliere fra due materiali ecosostenibili: il Pet, una plastica riciclabile all’infinito, o il Pla una bioplastica compostabile.
Nonostante sia semplice pensare che la plastica compostabile sia meno inquinante per il nostro pianeta, infatti, è sicuramente più saggio andare più a fondo nella questione e chiederci qual è l’opzione migliore alla luce delle materie prime di cui già disponiamo.
È meglio produrre ettari di mais per fabbricare il PLA o imparare a riutilizzare all’infinito il PET già esistente?

Cosa dicono le normative?
La direttiva Europea antiplastica ha da poco messo al bando alcune tipologie di plastiche e quindi solo pochi prodotti usa-e-getta.
Nonostante ciò, “molti comuni e molte istituzioni vogliono fregiarsi della medaglia di “plastic free” e cominciano a comparire ordinanze che vietano la vendita di prodotti di plastica consentiti da tutte le leggi del mondo” (Per maggiori dettagli leggi l’articolo del Il Sole 24 ore).
Il rischio è quello di mettere a bando una grande quantità di materia prima già prodotta, producendo un gravoso danno economico a molte aziende produttrici italiane senza alcuna reale legislazione, e di spingere verso l’utilizzo del PLA, un materiale che diventa sempre più difficile da reperire e trasportare a causa della sua sensibilità alle alte temperature.